Con questo articolo vogliamo richiamare l’attenzione sulle tariffe Welfare che si possono applicare in virtù dell’articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte e dei Redditi) che prevede in linea generale che i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dal dipendente in ottemperanza a tali disposizioni non concorrano alla formazione di reddito, con importanti vantaggi fiscali sia in capo all’Azienda che al Dipendente.
Piani aziendali di welfare:
l’offerta del mercato
L’offerta di mercato è rappresentata oggi certamente dalla possibilità di accedere a innovativi prodotti con caratteristiche distintive diverse, come per esempio ricordiamo:
- contratti individuali e/o collettivi con una completa personalizzazione della polizza in base alle diverse esigenze dei lavoratori;
- tariffe flat che con un’unica gamma di premio (per esempio sempre lo stesso prezzo indipendentemente dall’età dell’assicurato) coprono tutto l’arco lavorativo del dipendente;
- premi assicurativi estremamente vantaggiosi che consentono ai lavoratori e alle loro famiglie di cautelarsi con costi ampiamente competitivi.
L’impiego di piani aziendali di welfare riservato ai lavoratori dipendenti delle imprese private (operai, impiegati, quadri e dirigenti) ma anche ai Soci e Amministratori che ricevano un compenso in busta, paga può consentire all’azienda e ai lavoratori l’ottenimento di importanti benefici sotto l’aspetto fiscale, ovvero l’azzeramento del “cuneo fiscale” mediante l’esenzione dalla tassazione (IRPEF) e l’esenzione dalla contribuzione (INPS),
Allo scopo di esaminare questi importanti temi quale i piani aziendali di welfare, stiamo a vostra disposizione per tutti gli approfondimenti del caso: contattaci senza impegno, saremo lieti supportarti in tale senso.