Cosa è il whistleblowing

Il whistleblowing (letteralmente “fischio”) è la segnalazione anonima a norma di legge di un atto illecito disciplinato dal diritto nazionale ed  europeo nell’interesse generale del comune senso etico, da parte di un segnalante. Il segnalante, che può o meno appartenere all’azienda pubblica o privata interessata al procedimento, deve essere adeguatamente tutelato attraverso un processo che preveda un particolare canale di segnalazione a tutela della riservatezza del dato.

Esempi di whistleblowing

Ecco alcuni semplici esempi di whistleblower:

  • corruzione
  • discriminazione sul posto di lavoro
  • molestie sul posto di lavoro
  • violazioni della legge
  • inquinamento
  • reati penali
  • violazioni dei diritti umani
  • corruttibilità attiva e passiva
  • mala amministrazione
  • mala gestione
  • insider trading
  • uso improprio dei dati
Whistleblowing: caratteristiche, leggi, rischi, sanzioni e tutele

Cosa dice la legge in merito al whisteblowing

Il whistleblowing è entrato in vigore nel nostro ordinamento con il DLGS 24/2023 sulla base della Direttiva Europea UE 2019/1937 per cui il Whistleblower, cioè il segnalante Stakeholder (sia interno che esterno, pubblico o privato) di violazioni conosciute nella propria Organizzazione lavorativa relative a norme comunitarie, deve essere adeguatamente protetto attraverso sicuri canali aziendali interni.

Se in precedenza con la legge 179/2017 (che ha modificato l’articolo 54-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, disciplinante la tutela del dipendente pubblico che segnala presunti illeciti) “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” il Garante (https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9067511) forniva le modalità operative in ambito privato a quelle aziende aderenti al modello 231/01 con un potenziamento dei canali di segnalazione per garantire maggiore protezione del segnalante rendendole a tutti gli effetti compliance per i reati presupposto, oggi con l’entrata in vigore della nuova legge la segnalazione dei reati viene estesa a tutte le violazioni di diritto nazionale ed europeo, come per esempio i reati sulla discriminazione, l’inquinamento ecc., ampliandone di fatto lo spettro di azione (https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/compliance-231-e-whistleblowing-quali-novita-AEdcVDKD)

Whistleblowing: gli obblighi delle aziende e le sanzioni

Scatta l’obbligo di adeguarsi alla normativa per tutte le aziende con più’ di 250 dipendenti dal 15/07/2023 e dal 17/12/2023 invece per quelle che hanno tra i 50 e i 249 dipendenti.

In caso di violazione l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) potrà applicare al responsabile sanzioni amministrative pecuniarie fino a 50.000 € se sarà accertato che:

  • sono state commesse ritorsioni;
  • la segnalazione è stata ostacolata o si è tentato di ostacolarla;
  • è stato violato l’obbligo di riservatezza;
  • non sono stati istituiti canali di segnalazione;
  • non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni o le procedure adottate non sono conformi al Decreto;
  • non è stata svolta l’attività di verifica e di analisi delle segnalazioni ricevute.

Whistleblowing: tutelarsi con le coperture assicurative

Come impatta sui processi aziendali questa norma e a quali rischi sono esposte le organizzazioni aziendali intese oggi, non solo come luoghi a norma per la sicurezza sul lavoro ma anche come luoghi di trasparenza e legalità?

Sicuramente in ambito privacy, cyber, patrimoniale e legale, con tutti i rischi connessi relativi alla tutela e alla implementazione di adeguati processi aziendali e coperture assicurative, che permettono all’organizzazione di intervenire tempestivamente nella gestione di criticità a favore della propria trasparenza e legalità.

    Desideri maggiori informazioni?

    Richiedi una consulenza gratuita sugli aspetti assicurativi di questo tema, saremo lieti di risponderti. Garantiamo una risposta via email o una chiamata telefonica entro 48 ore lavorative.

    I campi obbligatori sono contrassegnato dall'asterisco *


    Gli Enti del Terzo Settore e il registro dei volontari: obbligo di assicurazione